Questa pratica energetica è un rituale per rilasciare alcuni legami che non sono più necessari, che ci limitano nel creare spazio al nostro interno perché il nuovo possa arrivare.
Questi collegamenti energetici sono fatti di fibre che connettono i campi energetici delle persone e si creano quando interagiamo con qualcuno e/o qualcosa di emotivamente significativo per noi.
I legami che si vengono a creare ci collegano intensamente all’altra persona o situazione o cosa e questo non sempre è “buono per noi”, soprattutto quando essi funzionano a senso unico e, l’altra persona o cosa o evento collegato, può volontariamente o involontariamente trattenere e dissipare parte della nostra energia. Ci sono schemi, credenze, abitudini, relazioni che ci influenzano e deviano il corso della libera scelta individuale; in questo modo molto del nostro potenziale non viene investito o reso disponibile per altro che nella nostra vita vorremmo realizzare.
In questi casi quindi è opportuno ripulire questi cordoni energetici dalle emozioni pesanti che inquinano la relazione tra noi e quella persona/cosa/situazione del passato o del presente: questa tecnica sciamanica viene chiamata il taglio del cordone.
E’ bene specificare che vengono tagliati solo quei cordoni energetici che non sono puliti, che non sono luce o amore e pertanto disfunzionali alla persona. Il resto composto d’amore rimane, spesso la trasformazione in divenire è così forte ed armonica che la relazione si muove verso dinamiche più costruttive ed evolutive per entrambe le parti in gioco.
La maggior parte di noi non è consapevole di questi legami invisibili che si creano
nelle interrelazioni, mentre nella visione sciamanica questo è un punto importante nel cammino evolutivo di ognuno; questa pratica di purificazione energetica permette di riacquisire le energie
disperse nel proprio campo aurico e infine nel proprio corpo.